Nel primo trimestre del 2025, il colosso farmaceutico Novartis ha segnato un notevole aumento dei propri profitti, posizionandosi come uno dei leader indiscussi del settore. L'azienda ha registrato un utile netto di 3,6 miliardi di dollari, con un incremento del 34% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. I ricavi totali sono aumentati del 12%, toccando i 13,2 miliardi di dollari. Questi risultati eccezionali sono stati stimolati dalle vendite robuste di alcuni farmaci chiave e hanno portato Novartis a rivedere al rialzo le proprie previsioni per l'intero anno.

Nel dettaglio, il risultato operativo è salito del 38%, arrivando a 4,66 miliardi di dollari, mentre il risultato operativo core ha mostrato un incremento del 27%, stabilendosi a 5,57 miliardi di dollari. Tali cifre superano ampiamente le aspettative degli analisti finanziari. Tra i fattori principali che hanno contribuito a questo successo, si possono citare alcune linee terapeutiche strategiche. Il farmaco Entresto, utilizzato per trattare l'insufficienza cardiaca, ha visto un'aumento delle vendite del 22%. Altrettanto significativo è stato il contributo di Kisqali, un medicinale efficace contro il cancro al seno, che ha registrato un incremento impressionante del 56%.

Non meno importante è Kesimpata, indicato per la sclerosi a placche, con un aumento del 43%. Cosentyx, un prodotto destinato alla psoriasi a placche, ha mostrato una crescita del 18%. Inoltre, Leqvio, usato per l'ipercolesterolemia primaria, ha raggiunto un incremento vertiginoso del 72%. Infine, Scemblix, impiegato nella cura della leucemia mieloide cronica, ha evidenziato un balzo del 76% nelle vendite.

Questo eccellente rendimento mette Novartis in una condizione privilegiata per affrontare il resto dell'anno. Con un piano strategico chiaro e una gamma di prodotti sempre più competitiva, l'azienda si appresta a mantenere il proprio ruolo di protagonista nel panorama farmaceutico globale. Gli obiettivi rivisti prevedono un incremento dei ricavi vicino al 10% e un miglioramento significativo dell'utile operativo core.