Gli indicatori economici francesi hanno mostrato un lieve miglioramento durante il primo trimestre dell'anno, con un incremento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, l'economia continua a essere influenzata negativamente dalle tensioni commerciali internazionali e dalle politiche tariffarie. Anche se la crescita annuale ha superato leggermente le aspettative, le proiezioni per il resto dell'anno sono state abbassate.
La domanda interna è rimasta relativamente invariata, mentre il commercio estero ha contribuito ad attutire ulteriormente la crescita. Gli economisti prevedono che questa tendenza continuerà anche nei prossimi mesi, con una crescita ancora contenuta durante il secondo trimestre.
Il modesto incremento registrato dal PIL francese è stato principalmente sostenuto dall'aumento delle scorte interne. Questo elemento ha compensato la stagnazione della domanda interna e l'impatto negativo del commercio estero. Nonostante ciò, i risultati annuali continuano a restare sotto i livelli desiderati, riflettendo un'economia che fatica a decollare.
Le cifre pubblicate recentemente evidenziano come le scorte abbiano giocato un ruolo chiave nello stimolare la crescita economica francese durante il primo trimestre del 2025. Senza questo sostegno, è probabile che il PIL sarebbe rimasto completamente immobile o avrebbe persino subito un calo. La domanda interna, che rappresenta tradizionalmente una parte fondamentale dell'economia francese, non ha mostrato segni di ripresa significativa. Inoltre, il commercio estero ha esercitato una pressione negativa sulla crescita complessiva, accentuando ulteriormente le sfide economiche del paese.
Le previsioni per il resto dell'anno indicano una crescita ancora più contenuta rispetto alle stime iniziali. Le tensioni commerciali globali e le restrizioni tariffarie imposta dagli Stati Uniti continuano a pesare sull'economia francese, influenzando negativamente gli investimenti e le esportazioni.
Gli economisti temono che queste condizioni possano protrarsi anche nel secondo trimestre, mantenendo la crescita economica a livelli bassi. Le politiche finanziarie più restrittive imposte dai mercati internazionali potrebbero ulteriormente limitare le opportunità di espansione economica per la Francia. In particolare, l'impatto dei dazi sugli investimenti stranieri e sulle relazioni commerciali con i partner principali sta creando incertezze che rallentano il progresso economico. A meno che non vengano adottate misure correttive, la Francia potrebbe trovarsi a fronteggiare una fase di crescita ancora più lenta nei prossimi mesi.