Finanza
Analisi dei primi cento giorni del secondo mandato di Trump: l'incertezza al centro della scena
2025-04-30

Il secondo mandato di Donald Trump ha segnato un periodo caratterizzato da incertezze economiche e politiche senza precedenti. L'analisi condotta da "The Investment Institute" di Unicredit mette in evidenza come i mercati finanziari e le aziende abbiano vissuto una fase turbolenta, con crescenti aspettative di inflazione e una diminuzione della fiducia nei consumatori. Tra grafici e dati, emerge un quadro complesso dove le tariffe doganali, la politica commerciale e la gestione della Fed sono diventate le principali preoccupazioni per l'economia globale.

I primi cento giorni hanno visto un aumento significativo dell'incertezza politica e delle aspettative di inflazione, influenzando negativamente la percezione del presidente tra il pubblico e incidendo sugli asset tradizionalmente considerati sicuri, come il dollaro e i Treasury. Al contempo, l'oro è emerso come rifugio preferito dagli investitori in cerca di stabilità.

L'impatto sulle politiche commerciali e finanziarie

Gli effetti delle politiche commerciali introdotte durante il secondo mandato di Trump hanno avuto ripercussioni significative sui mercati globali. Le tariffe imposte su importazioni cinesi e mondiali hanno causato un aumento generalizzato dei costi, influenzando negativamente settori chiave come quello tecnologico e metallurgico. Questa situazione ha contribuito all'aumento dell'incertezza economica, portando molte aziende a posticipare gli investimenti.

Le misure tariffarie hanno innescato una spirale di reazioni internazionali, con paesi come la Cina e l'Europa che hanno risposto adottando strategie simili. In particolare, l'indice di incertezza commerciale ha raggiunto livelli record, influenzando pesantemente le decisioni aziendali. Gli economisti di Unicredit sottolineano come questa situazione possa rallentare significativamente la crescita economica globale se persistente nel tempo. Le aspettative di inflazione, alimentate dalle tariffe, hanno ulteriormente complicato la gestione monetaria della Federal Reserve, che si trova ora a dover bilanciare obiettivi contrastanti.

La perdita di fiducia e l'emergere di nuove tendenze

Il calo della fiducia verso gli asset statunitensi, come i Treasury e il dollaro, rappresenta uno degli aspetti più significativi dei primi cento giorni. La debolezza del dollaro, unita alla riduzione della percezione positiva del presidente, ha creato un contesto sfidante per gli investitori globali. Inoltre, la corsa al riarmo in Europa e l'aumento della spesa militare indicano una risposta diretta alle pressioni esercitate dal governo americano.

La perdita di fiducia nei confronti degli strumenti finanziari statunitensi ha spinto molti investitori a cercare alternative più sicure. L'oro ha beneficiato particolarmente di questa tendenza, registrando incrementi significativi nel valore. Le banche centrali hanno intensificato gli acquisti di lingotti, consolidando ulteriormente la posizione del metallo prezioso come rifugio in tempi di incertezza. Nel frattempo, le imprese hanno subito direttamente l'impatto delle tariffe, con settori come l'alluminio e la tecnologia che hanno registrato aumenti sostanziali nei costi di produzione. Questa dinamica potrebbe influenzare negativamente la competitività globale delle aziende americane, anche se i fondamentali a lungo termine restano solidi.

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